Webinar
Il webinar è organizzato da Formez PA e AGID con l’obiettivo di illustrare le modalità operative e gli strumenti essenziali per svolgere il monitoraggio dei contratti ICT in modo efficace.
L’art. 14-bis, comma 2 lett. h) del CAD assegna all’AGID la funzione di “definizione di criteri e modalità per il monitoraggio dell’esecuzione dei contratti”, di conseguenza l’Agenzia ha predisposto ed emanato la circolare attuativa n. 1 del 20 gennaio 2021, in vigore dal 11 febbraio 2021. In questo particolare momento storico, le Amministrazioni hanno la necessità di gestire contestualmente i progetti ordinari ed i progetti PNRR, risulta quindi essenziale garantire una corretta ed efficace governance dei contratti IT. La gestione dei contratti IT centralizzata e trasversale alle diverse Aree organizzative delle PA e la gestione dei rapporti con le controparti costituiscono i fattori chiave per il successo strategico dei progetti di innovazione e per la gestione dei fornitori delle PA. Il Monitoraggio deve essere inteso come un complesso di attività e processi -strutturato in un modello di verifica e controllo dei propri sistemi informativi - finalizzato a supportare l’Amministrazione nella governance dei contratti IT.
Il webinar si prefigge quindi, l’obiettivo di affiancare le Amministrazioni nell’organizzazione di una puntuale gestione dei contratti attraverso gli adempimenti operativi previsti dalla circolare in oggetto. Le Amministrazioni interessate dalla Circolare n.1/2021 sono: le Amministrazioni Centrali dello Stato, le Regioni, le Provincie autonome e gli enti a loro collegali, le ASL, le Aziende Ospedaliere ed ospedali universitari, le Città metropolitane, gli Enti locali.
L'iniziativa è rivolta in particolare agli RTD, ai responsabili del monitoraggio, ai funzionari tecnici e amministrativi impegnati nelle attività di gestione dei contratti, in particolare ai Responsabili del procedimento ed ai Direttori dell’esecuzione del contratto.
Sul tema sono previsti 3 webinar della durata di 2 ore ciascuno che si svolgeranno nelle seguenti date e con i seguenti argomenti:
Webinar 1 – 09 novembre 2022: Governare i contratti IT: la Circolare AGID n. 1/2021. Il modello di governance dei contratti IT - Approccio al monitoraggio.
Webinar 2 – 23 novembre 2022: Analisi di un contratto: documento di screening. Dati, informazioni, analisi e sistemi a supporto del documento di screening - Costruire il documento di screening
Webinar 3 – 30 novembre 2022: Piano di monitoraggio di un contratto. Dati, informazioni, analisi e sistemi a supporto del Piano di monitoraggio - Costruire il Piano di monitoraggio
L'iscrizione è al singolo webinar, l'attestato di presenza è scaricabile da Eventi PA dopo che lo staff attesta la presenza agli utenti che partecipano per almeno 40 minuti al seminario on line.
Le iscrizioni si chiudono anticipatamente in caso di raggiungimento della capienza massima dell'aula virtuale.
La firma digitale è l’equivalente informatico di una tradizionale firma autografa apposta su carta. Il suo compito è quello di attestare la validità, la veridicità e la paternità di un documento, un atto o, in generale, qualunque file di dati.
Ecco perché per i processi che la regolano e per i requisiti che garantisce, tale strumento sta prendendo sempre più piede in imprese private, amministrazioni pubbliche, professionisti e, in generale, tra tutti i privati cittadini che utilizzandola vedono attribuire valore legale ai documenti.
A poco più di 20 anni dall’adozione delle prime regole tecniche sulle firme elettroniche si fa una panoramica sullo stato dell’arte delle sottoscrizioni informatiche con l’intento di chiarire le differenze tra le diverse tipologie di sottoscrizione previste dalla normativa Italiana ed Europea. Il tutto sarà accompagnato da casi pratici di sottoscrizione e verifica delle firme.
Il webinar è parte del ciclo “La gestione documentale: attività quotidiane e approcci concreti” che vuole fornire un taglio più pratico a supporto degli aspetti più complessi.
Questo ciclo di webinar si articola in 3 webinar della durata di 1,5 ore che si svolgeranno nelle seguenti date:
Webinar 1 - 6 ottobre 2022 - Tutto quello che avreste voluto sapere sul documento, ma…
Webinar 2 - 20 ottobre 2022 - PECcati di protocollo: tra regole, prassi e possibili soluzioni
Webinar 3 - 9 novembre 2022 - Ho visto firme che voi umani…
E' possibile iscriversi a ciascuno dei tre webinar senza vincoli di dipendenza.Le iscrizioni potranno essere chiuse anticipatamente rispetto alla data prevista, al raggiungimento della capienza massima dell'aula virtuale utilizzata per l'evento,
I Centri Europe Direct Roma Innovazione, operativo presso Formez PA, Europe Direct dell’Università di Siena ed Europe Direct Torino organizzano, in collaborazione con l’Istituto G.A. Giobert di Asti, l’Assessorato Politiche Educative, Scolastiche e dello Sport e Turismo del Municipio XIII Aurelio di Roma Capitale, un ciclo di 4 lezioni sull’integrazione europea. L’iniziativa è patrocinata dalla Provincia e dalla Consigliera di Parità di Asti.
Il percorso si rivolge nello specifico agli studenti delle IV e V classi delle scuole secondarie, e in generale a tutti i giovani che vogliono avvicinarsi alle tematiche dell'Unione europea indipendentemente dal tipo di formazione culturale o di professione. Il ciclo prevede l’organizzazione di tre webinar della durata di circa 1,5 ore con due eventi conclusivi in presenza che si terranno rispettivamente il 30 novembre 2022 nella città di Asti e il 2 dicembre 2022 nella città di Roma.
Il ciclo di Lezioni intende stimolare una maggiore consapevolezza del processo di integrazione europea per meglio comprendere l’Europa di oggi e quella che gli studenti vorrebbero fosse domani e verterà sui seguenti temi:
19/10/2022 Lezione 1. “Rendere la guerra impensabile”: l’integrazione europea come progetto di pace (1950-1989)
30/11/2022 in presenza ad Asti Lezione 4. Improvvisamente (di nuovo) la guerra: l’Unione europea e l’invasione russa dell’Ucraina
02/12/2022 in presenza a Roma Lezione 4. Improvvisamente (di nuovo) la guerra: l’Unione europea e l’invasione russa dell’Ucraina
Descrizione della Lezione 3
L’euroscetticismo populista è in marcia. Milioni di europei sembrano aver perso la fiducia in Bruxelles e nelle istituzioni dell'Unione europea. Il referendum britannico del 23 giugno 2016, che ha determinato la “Brexit”, è stato una pietra miliare in questa ondata di opposizione all'integrazione europea. Nondimeno, il sentimento antieuropeista non è più limitato a quei paesi – come la Danimarca, la Gran Bretagna e la Svezia - che sono tradizionalmente più diffidenti verso l’UE e le sue politiche. In Italia, Francia, Germania e Paesi Bassi – Stati fondatori dell’originaria Comunità economica europea - sono presenti partiti, movimenti e leader politici che rifiutano interamente o in parte il progetto europeo. Bruxelles, per molti, simboleggia sempre più una burocrazia distante ed elitaria, non una speranza di futura unità politica tra i popoli europei. Per tutte queste ragioni, la rilevanza dell'euroscetticismo populista è abbastanza ovvia. Una parte importante della sua fortuna si basa sulle cosiddette fake news, (falsi) argomenti di una propaganda che mira scientemente a fornire un’immagine fuorviante e distorta dell’Unione europea. È ad esempio assodato che il dibattito politico che ha preceduto il referendum britannico del 2016 sia stato inquinato da una deliberata opera di disinformazione alimentata da attori statali esterni alla Gran Bretagna e volta a influenzare negativamente l’opinione dei cittadini britannici sull’Unione europea. Tuttavia, non si dovrebbe indulgere nel diffuso errore di considerare l’opposizione all’Europa come un fenomeno recente. Al contrario, esso è nato con l’integrazione europea. Sin dalla loro fondazione nel corso degli anni Cinquanta, l’integrazione europea ha dovuto fare i conti con nemici e oppositori “interni”, che nella loro battaglia politica contro l’unificazione dell’Europa (occidentale) usarono quelle che oggi vengono definite, appunto, fake news.
Nella prima parte, questa lezione ricostruirà (brevemente) i principali argomenti usati dall’euroscetticismo “storico” (quello sviluppatosi tra gli anni Cinquanta e gli anni Novanta). Si passerà quindi ad una analisi più ampia delle narrazioni antieuropeiste più recenti usate in Italia e altrove al fine di metterne in luce il carattere ingannevole e strumentale, che permette – quasi sempre – di classificarle nella categoria delle notizie false.
Modalità di partecipazione:
Il docente di riferimento delle classi interessate dovrà preliminarmente creare un profilo su DFPAuth, il sistema di autenticazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, e poi registrare la classe al sito Eventi PA. La registrazione va fatta una volta soltanto e permette di iscriversi a tutte le attività di proprio interesse.
Per registrarsi al sito Eventi PA è necessario:
- cliccare sul pulsante Accedi per accedere a DFPAuth;
- cliccare sul link Registrati;
- compilare almeno i campi obbligatori del modulo di registrazione;
- cliccare sul pulsante Crea nuovo profilo;
- accedere al sito Eventi PA utilizzando le credenziali di accesso precedentemente create.
Successivamente sarà possibile iscriversi alle diverse lezioni, cliccando sul pulsante Accedi di EventiPA, inserendo le proprie credenziali di accesso e andando sulla pagina di ciascuna lezione (di cui ai link sopra riportati) e cliccando sul pulsante Iscriviti.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a europedirect@formez.it
Questo primo incontro online è l’occasione per presentare il percorso Camp PO Puglia 21-27 a partire dalle voci dei referenti di Regione Puglia e Formez PA che illustreranno il percorso e i temi, introducendo gli obiettivi formativi e le modalità laboratoriali attraverso le quali sarà realizzato il percorso.
L'incontro è l'occasione per presentare il programma degli appuntamenti previsti, evidenziando l’alternanza tra sessioni di approfondimento teorico con sessioni a carattere laboratoriale, al fine di trasferire gli elementi teorici fondamentali dell’Open Government.
Il percorso sperimenta la co-progettazione di un processo partecipativo - nel caso specifico, legato alla nuova programmazione europea 2021-2027 - mediante l’uso della piattaforma Puglia Partecipa della Regione Puglia.
Durante l’incontro sarà possibile porre domande di chiarimento, ricevere delucidazioni sulle modalità di iscrizione al percorso.
Le iscrizioni al percorso laboratoriale Camp PO Puglia 21-27 sono soggette ad approvazione e possono essere effettuate accedendo alla pagina descrittiva del percorso integrato su questo stesso sito. Il termine per iscriversi al percorso integrato è il 09.11.2022 alle ore 14.30 .
I Centri Europe Direct Roma Innovazione, operativo presso Formez PA, Europe Direct dell’Università di Siena ed Europe Direct Torino organizzano, in collaborazione con l’Istituto G.A. Giobert di Asti, l’Assessorato Politiche Educative, Scolastiche e dello Sport e Turismo del Municipio XIII Aurelio di Roma Capitale, un ciclo di 4 lezioni sull’integrazione europea. L’iniziativa è patrocinata dalla Provincia e dalla Consigliera di Parità di Asti.
Il percorso si rivolge nello specifico agli studenti delle IV e V classi delle scuole secondarie, e in generale a tutti i giovani che vogliono avvicinarsi alle tematiche dell'Unione europea indipendentemente dal tipo di formazione culturale o di professione. Il ciclo prevede l’organizzazione di tre webinar della durata di circa 1,5 ore con due eventi conclusivi in presenza che si terranno rispettivamente il 30 novembre 2022 nella città di Asti e il 2 dicembre 2022 nella città di Roma.
Il ciclo di Lezioni intende stimolare una maggiore consapevolezza del processo di integrazione europea per meglio comprendere l’Europa di oggi e quella che gli studenti vorrebbero fosse domani e verterà sui seguenti temi:
19/10/2022 Lezione 1. “Rendere la guerra impensabile”: l’integrazione europea come progetto di pace (1950-1989)
09/11/2022 Lezione 3. Nulla di nuovo sotto il sole? Le fake news sull’Europa e le origini storiche dell’euroscetticismo.
30/11/2022 in presenza ad Asti Lezione 4. Improvvisamente (di nuovo) la guerra: l’Unione europea e l’invasione russa dell’Ucraina
02/12/2022 in presenza a Roma Lezione 4. Improvvisamente (di nuovo) la guerra: l’Unione europea e l’invasione russa dell’Ucraina
Descrizione della Lezione 2
Il 9 novembre del 1989, il muro di Berlino – costruito a partire dall’agosto del 1961 e immagine potente della “cortina di ferro” che aveva diviso in due l’Europa dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale – venne demolito da una folla pacifica e animata da grande entusiasmo, perché consapevole che distruggendo quell’innaturale barriera si compiva il passo decisivo verso l’abbattimento di un sistema oppressivo e oramai marcio. Al crollo del muro fecero rapidamente seguito il collasso dei regimi comunisti dell’Europa centro-orientale e, nel dicembre del 1991, la dissoluzione dell’Unione sovietica. Alle speranze subitaneamente suscitate dalla fine della Guerra fredda – che aveva implicato la convivenza con la possibilità di un devastante conflitto nucleare – seguì la consapevolezza che la fase post-’89 comportava la gestione di problemi e sfide molto complicati. In questo contesto, l’integrazione europea – pur con le sue imperfezioni – si rivelò un ambiente politico/istituzionale capace di trasformare quei problemi in opportunità e adatto a vincere le sfide di breve, medio e lungo periodo generate dalla fine del mondo bipolare. Nell’immediato, i colpi di piccone che ridussero in polvere e calcinacci il muro di Berlino annunciavano la riunificazione tedesca. Ma la (ri)nascita di una grande Germania nel cuore dell’Europa era osteggiata da molti governi europei, timorosi dello strapotere economico e geostrategico tedesco. La soluzione per sopire quelle preoccupazioni fu la fondazione dell’Unione europea – evoluzione della “vecchia” Comunità europea - sancita con il trattato di Maastricht del 1992. Un’Europa più forte e più coesa, con una moneta unica e una politica estera e di sicurezza comune, era lo strumento migliore per “ancorare” la nuova Germania ai partner europei, assorbendone la forza (soprattutto economico-monetaria) in una struttura comune. Era “l’europeizzazione della Germania” auspicata da Thomas Mann nel 1953 per impedire la “germanizzazione dell’Europa”, ossia l’egemonia tedesca sugli altri stati europei. Nel medio periodo, si sarebbe poi posta la questione del consolidamento delle nuove istituzioni democratiche e della nuova organizzazione economica dei paesi dell’Europa centro-orientale usciti dalle dittature comuniste. La solidità politica ed economica di quei paesi andava a vantaggio anche dell’UE, che avrebbe potuto essere potenzialmente danneggiata da un “vicinato” instabile. Il loro ingresso, tra il 2004 e il 2007, nell’Unione europea avrebbe contribuito alla risoluzione del problema. Infine, nel lungo periodo gli stravolgimenti indotti dalla fine della Guerra fredda avrebbero obbligato l’Unione europea a darsi, gradualmente, strumenti più efficaci e più incisivi per agire nel nuovo scenario internazionale. Per molto tempo l’UE ha risposto a questa esigenza dandosi il profilo di “potenza civile”, ovvero configurandosi quale attore che privilegia il multilateralismo e il normativismo al fine di promuovere un sistema internazionale basato su istituzioni e regole comuni. La recente guerra in Ucraina, è il ritorno della “politica di potenza” in Europa, ha indotto l’Unione ad avviare una ridefinizione della propria identità.
Modalità di partecipazione:
Il docente di riferimento delle classi interessate dovrà preliminarmente creare un profilo su DFPAuth, il sistema di autenticazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, e poi registrare la classe al sito Eventi PA. La registrazione va fatta una volta soltanto e permette di iscriversi a tutte le attività di proprio interesse.
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Successivamente sarà possibile iscriversi alle diverse lezioni, cliccando sul pulsante Accedi di EventiPA, inserendo le proprie credenziali di accesso e andando sulla pagina di ciascuna lezione (di cui ai link sopra riportati) e cliccando sul pulsante Iscriviti.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a europedirect@formez.it
L’incremento esponenziale dell’uso delle PEC fornisce, per un verso, un rilevante supporto alla transizione digitale, per altro verso pone nuovi casi e nuove problematiche in sede di registrazione di protocollo, in relazione alle diverse modalità di uso e inoltro delle stesse.
Sin dal suo esordio la PEC, nella sua integrazione col protocollo informatico, è stata necessariamente oggetto di interpretazioni e, a volte, considerata alla stregua di un oggetto misterioso: la non conoscenza della sua architettura e dei suoi meccanismi di funzionamento hanno contribuito a generare incomprensioni e incertezze.
Obiettivo del webinar è quello di fornire un primo inquadramento della materia, accompagnato dalla illustrazione di una serie di casi reali e dei più opportuni modi per un loro trattamento corretto nel sistema di gestione documentale.
Il webinar è parte del ciclo “La gestione documentale: attività quotidiane e approcci concreti” che vuole fornire un taglio più pratico a supporto degli aspetti più complessi.
Questo ciclo di webinar si articola in 3 webinar della durata di 1,5 ore che si svolgeranno nelle seguenti date:
Webinar 1 - 6 ottobre 2022 - Tutto quello che avreste voluto sapere sul documento, ma…
Webinar 2 - 20 ottobre 2022 - PECcati di protocollo: regole, prassi e possibili soluzioni
Webinar 3 - 9 novembre 2022 - Ho visto firme che voi umani…
E' possibile iscriversi a ciascuno dei tre webinar senza vincoli di dipendenza.
Le iscrizioni potranno essere chiuse anticipatamente rispetto alla data prevista, al raggiungimento della capienza massima dell'aula virtuale utilizzata per l'evento.
I Centri Europe Direct Roma Innovazione, operativo presso Formez PA, Europe Direct dell’Università di Siena ed Europe Direct Torino organizzano, in collaborazione con l’Istituto G.A. Giobert di Asti, l’Assessorato Politiche Educative, Scolastiche e dello Sport e Turismo del Municipio XIII Aurelio di Roma Capitale, un ciclo di 4 lezioni sull’integrazione europea. L’iniziativa è patrocinata dalla Provincia e dalla Consigliera di Parità di Asti
Il percorso si rivolge nello specifico agli studenti delle IV e V classi delle scuole secondarie, e in generale a tutti i giovani che vogliono avvicinarsi alle tematiche dell'Unione europea indipendentemente dal tipo di formazione culturale o di professione. Il ciclo prevede l’organizzazione di tre webinar della durata di circa 1,5 ore con due eventi conclusivi in presenza che si terranno rispettivamente il 30 novembre 2022 nella città di Asti e il 2 dicembre 2022 nella città di Roma.
Il ciclo di Lezioni intende stimolare una maggiore consapevolezza del processo di integrazione europea per meglio comprendere l’Europa di oggi e quella che gli studenti vorrebbero fosse domani e verterà sui seguenti temi:
19/10/2022 Lezione 1. “Rendere la guerra impensabile”: l’integrazione europea come progetto di pace (1950-1989)
09/11/2022 Lezione 3. Nulla di nuovo sotto il sole? Le fake news sull’Europa e le origini storiche dell’euroscetticismo.
30/11/2022 in presenza ad Asti Lezione 4. Improvvisamente (di nuovo) la guerra: l’Unione europea e l’invasione russa dell’Ucraina
02/12/2022 in presenza a Roma Lezione 4. Improvvisamente (di nuovo) la guerra: l’Unione europea e l’invasione russa dell’Ucraina
Descrizione della Lezione 1
Nell’ottobre del 2012, l’Unione europea (UE) ha ottenuto il premio Nobel per la pace. Il comitato norvegese che designa il vincitore ha motivato la propria scelta con il contributo fornito lungo sei decenni dall’UE e dai “suoi precursori” (le Comunità europee create negli anni Cinquanta) al progresso “della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa”. Non è un caso che quel prestigioso riconoscimento sia stato conferito all’UE nel momento di massima diffusione della protesta verso “Bruxelles”, accusata di imporre ai cittadini europei (in particolare ai greci, ma non solo) dolorose e ingiuste misure di austerità economica per risolvere la crisi dei debiti sovrani esplosa tra il 2010 e il 2011. Nel compiere la sua scelta, il comitato norvegese ha indirettamente mostrato la saggezza del detto popolare che invita a non gettare il bambino con l’acqua sporca. Quel caveat era rivolto agli europeisti tiepidi, o incerti, ancor più che agli euroscettici per principio. Per quanto gravi fossero gli errori che l’Unione europea stava commettendo nella gestione della crisi economica, metterne in discussione l’esistenza significava rischiare di compromettere il bene più prezioso, e sovente negletto, che essa ha contribuito a regalare ai suoi popoli: la pace tra gli Stati membri. Una condizione alla quale siamo abituati, ma che va difesa perché affatto irreversibile. In effetti, fin dalla sua fondazione – avvenuta pochi anni dopo la conclusione della “guerra civile europea” che si dipanò tra l’inizio della Grande guerra nel 1914 e la fine del secondo conflitto mondiale nel 1945 – la Comunità europea è stata un grande, e riuscito, progetto di pace. Darle corpo ha implicato anche una impegnativa sfida concettuale: ovvero, ha imposto il confronto con quella che per alcuni è una sorta di legge della Storia, che vuole che siano state le guerre a formare i moderni Stati-nazione (Charles Tilly). L’Unione europea non è uno Stato, né si può postulare che lo diverrà – in una prospettiva teleologica. Ma ha la tendenza (quantunque anch’essa reversibile) ad assorbire sempre più le competenze dei suoi Stati membri per trasformarsi in una forma di statualità sovranazionale. La peculiarità di questo processo è nel suo essere immaginato quale frutto della promozione della pace, della riconciliazione, della democrazia e dei diritti, piuttosto che come esito di un conflitto bellico.
Questa prima lezione tratterà di questi temi, ricostruendo il contributo dato dall’Europa alla pacificazione del continente nel periodo compreso tra la Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950 e il crollo del muro di Berlino avvenuto il 9 novembre 1989.
Modalità di partecipazione:
Il docente di riferimento delle classi interessate dovrà preliminarmente creare un profilo su DFPAuth, il sistema di autenticazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, e poi registrare la classe al sito Eventi PA. La registrazione va fatta una volta soltanto e permette di iscriversi a tutte le attività di proprio interesse.
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Successivamente sarà possibile iscriversi alle diverse lezioni, cliccando sul pulsante Accedi di EventiPA, inserendo le proprie credenziali di accesso e andando sulla pagina di ciascuna lezione (di cui ai link sopra riportati) e cliccando sul pulsante Iscriviti.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a europedirect@formez.it
Il webinar rappresenta un ulteriore momento di condivisione delle esperienze di Servizio civile digitale, volto a mettere in rete le azioni presenti ad oggi sul territorio. Lo scopo è di condividere proposte, idee, stimolando sinergie fra gli enti di servizio civile universale e le organizzazioni della Coalizione nazionale per le competenze digitali che operano nel campo della formazione e dell'alfabetizzazione digitale, al fine di promuovere la partecipazione al prossimo Avviso pubblico di presentazione di programmi e progetti di Servizio civile digitale. Durante l’incontro saranno presentate le testimonianze di alcuni enti impegnati nella sperimentazione sul territorio nazionale in servizi di "facilitazione digitale".
Il Servizio Civile Digitale è un’iniziativa, attuata attraverso la misura 1.7.1 del PNRR nel periodo 2022-2025, promossa dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e il Dipartimento per la trasformazione digitale che mira complessivamente a coinvolgere circa 9.700 giovani operatori volontari in attività di "facilitazione digitale" e a formare 1 milione di cittadini. L’impatto complessivo atteso dell’intervento è la riduzione significativa dell’attuale quota di popolazione a rischio di esclusione digitale.
Con l’entrata in vigore, dal 1 gennaio, delle Linee guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici di AgID si è compiuto un ulteriore passo in avanti sui temi della gestione documentale. Sono, infatti, stati introdotti nuovi requisiti e aggiornate molte indicazioni tecniche.
La formazione dei documenti si pone alla base dell’intero sistema: la correttezza in tale fase costituisce, pertanto, quasi una conditio sine qua non, per poter procedere agevolmente alle fasi successive di gestione e conservazione.
Ma che cosa si intende per documento corretto? Di quali parti si compone e a cosa bisogna porre particolare attenzione quando si redige? Quali sono le sue funzioni principali?
Obiettivo del webinar è fornire un panorama degli aspetti essenziali per la realizzazione di documenti conformi, completi e accessibili, passando dalle funzioni del documento amministrativo ai criteri e alle modalità di redazione. Tutti aspetti fondamentali che possono favorire e semplificare le successive fasi del ciclo di vita del documento.
Il webinar è parte del ciclo “La gestione documentale: attività quotidiane e approcci concreti” che vuole fornire un taglio più pratico a supporto degli aspetti più complessi.
Questo ciclo di webinar si articola in 3 webinar della durata di 1,5 ore che si svolgeranno nelle seguenti date:
Webinar 1 - 6 ottobre 2022 - Tutto quello che avreste voluto sapere sul documento, ma…
Webinar 2 - 20 ottobre 2022 - PECcati di protocollo: tra regole, prassi e possibili soluzioni
Webinar 3 - 9 novembre 2022 - Ho visto firme che voi umani…
Il webinar rappresenta un momento informativo e di condivisione delle esperienze di Servizio civile digitale, volto a mettere in rete le azioni presenti ad oggi sul territorio.
Lo scopo è di condividere proposte, idee, stimolando sinergie fra gli enti di servizio civile universale e le organizzazioni della Coalizione nazionale per le competenze digitali che operano nel campo della formazione e dell'alfabetizzazione digitale, al fine di promuovere la partecipazione al prossimo Avviso pubblico di presentazione di programmi e progetti di Servizio civile digitale. Durante l’incontro saranno presentate le testimonianze di alcuni enti impegnati nella sperimentazione sul territorio nazionale in servizi di "facilitazione digitale" di prossimità.
Il Servizio Civile Digitale è un’iniziativa, attuata attraverso la misura 1.7.1 del PNRR nel periodo 2022-2025, promossa dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e il Dipartimento per la trasformazione digitale che mira complessivamente a coinvolgere circa 9.700 giovani operatori volontari in attività di "facilitazione digitale" e a formare 1 milione di cittadini. L’impatto complessivo atteso dell’intervento è la riduzione significativa dell’attuale quota di popolazione a rischio di esclusione digitale.