Laboratorio
Con le Linee guida Open Data, approvate il 25 novembre 2015 (D.G.R. n. 57/17), la Regione Autonoma della Sardegna, ha individuato l’Open Data quale tema prioritario per la modernizzazione del sistema della PA regionale, ne ha formalizzato i principi e definito gli aspetti tecnico-organizzativi del processo di apertura e riuso dei dati pubblici, cosi come la politica di interscambio dei dati tra le pubbliche amministrazioni nel territorio regionale.
Con il progetto "OpenRAS: dati aperti per la trasparenza e l’accountability” realizzato da FormezPA nell’ambito del Programma “Qualità istituzionale: disegnare l’organizzazione, rafforzare le leve di gestione per rendere efficaci le politiche della Regione Autonoma della Sardegna” l'amministrazione regionale intende supportare l’attuazione della strategia contenuta nelle Linee guida Open Data attraverso la realizzazione di azioni mirate di formazione, informazione, sensibilizzazione e diffusione della cultura Open Data, al fine di promuovere il cambiamento e la diffusione dell’innovazione digitale nel sistema della PA regionale.
Il laboratorio, che si inserisce nell'ambito delle attività di sviluppo delle capacità manageriali utili ad analizzare, progettare e gestire i processi di apertura dei dati previste dal progetto, ha l'obiettivo di analizzare, partendo dall'esperienza dei partecipanti e utilizzando metodologie di lavoro partecipativo, il contesto Open data nella amministrazione regionale, per individuarne le criticità trasversali e specifiche quindi individuare, a partire dallo scenario identificato, le proposte di interventi migliorativi in base a priorità condivise.
Il laboratorio si rivolge ai componenti della struttura di coordinamento centrale e agli esperti di dominio già individuati e/o in corso di individuazione da parte delle Direzioni regionali, identificati nel paragrafo 4 delle Linee Guida Open data regionali (Delib. G. R. n.57/17 del 25.11.2015).
La metodologia didattica sarà di tipo partecipativo, con un’alternanza di sessioni plenarie e lavori di gruppo.
L'incontro ha l'obiettivo di costruire uno scenario condiviso sul tema della prevenzione alla corruzione in ambito nazionale, regionale e aziendale sulla base della legislazione vigente.
L'evento è riservato al Responsabile Prevenzione della Corruzione (RPC), Gruppo di supporto al RPC, Referenti anticorruzione e Formatori aziendali dell'Azienda ospedaliera Brotzu.
Programma dell'evento:- Presentazione del progetto Aretè AOB
- L’attuale scenario della prevenzione alla corruzione a livello nazionale e nel settore sanitario
- Normativa anticorruzione
- Codice di comportamento
- Etica delle scelte pubbliche
- Gestione del rischio nelle amministrazioni pubbliche e nelle aziende sanitarie
- Trasparenza
- Whistleblowing
- Discussione
Il percorso prevede di accompagnare la struttura regionale, deputata alla prevenzione della corruzione, nel miglioramento dei metodi e degli strumenti necessari per rafforzare il presidio del rischio corruttivo. Un percorso di sviluppo di competenze mirato, a partire dalla metodologia per la mappatura dei processi, anche attraverso l’aggiornamento di uno strumento informatizzato, per l’individuazione di quelli esposti a maggior rischio.
Nell’ambito dell’attività verranno trasferite le conoscenze necessarie per l’apprendimento di metodologie utili alla definizione di strumenti attraverso i quali mappare un processo dal punto di vista del rischio corruttivo trasferendo, al contempo, le competenze utili alla migliore gestione dell’intero ciclo della valutazione del rischio (identificazione, analisi, ponderazione).
Gli strumenti metodologici scaturiranno in maniera personalizzata attraverso uno scambio continuo tra le competenze interne alla struttura aziendale e gli esperti tematici, in un percorso costante di training on the job.
Incontri periodici scandiscono il percorso di definizione degli strumenti, a partire dall’analisi dello stato dell’arte, la definizione di una metodologia per la mappatura di tutti i processi e di un questionario mirati, attraverso il trasferimento delle competenze utili alla gestione di ogni specifica fase del processo di gestione del rischio in linea con quanto previsto dalla Determinazione ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015.
Calendario degli incontri
giovedì 15 settembre 2016
mercoledì 19 ottobre 2016
mercoledì 26 ottobre 2016
mercoledì 9 novembre 2016
mercoledì 23 novembre 2016
mercoledì 14 dicembre 2016
mercoledì 17 gennaio 2017
mercoledì 1 febbraio 2017
giovedì 16 febbraio 2017 A2/B2
mercoledì 1 marzo 2017
mercoledì 22 marzo 2017
martedì 11 aprile 2017
FormezPA organizza con il Comune di Vittoria il seminario “Individuare strategie condivise tramite la metodologia del Metaplan” nell’ambito di un percorso di affiancamento finalizzato a supportare il Comune nella partecipazione ai programmi comunitari a gestione diretta e al lavoro in rete.
Il percorso si svolge nell’ambito dell’assistenza tecnica prevista dal progetto POAT – Internazionale, a titolarità del DFP e gestito dal Formez PA, che si propone di incrementare la capacità delle P.A. delle quattro regioni dell’obiettivo Convergenza nella partecipazione ai programmi a chiamata diretta da parte della Commissione europea.
Obiettivo Giornata
L’obiettivo della giornata è quello di individuare obiettivi condivisi all’interno dell’Amministrazione ed orientare il Comune di Vittoria nella partecipazione a bandi finanziati sui programmi diretti dell’Unione europea. In particolare, si mira ad identificare macro-aree di interesse per le diverse Direzioni del Comune nell’ambito delle quali sarà poi possibile elaborare proposte progettuali per accedere ai finanziamenti diretti UE.
Il seminario è destinato al personale del Comune di Vittoria. Si evidenzia la rilevanza della partecipazione all’incontro di dirigenti e assessori in considerazione del fatto che il loro coinvolgimento attivo è di fondamentale importanza per identificare obiettivi progettuali e strategie condivise.
Scarica il Programma del seminario.
Il Progetto Operativo di Assistenza Tecnica “Per la Gioventù” è un intervento gestito dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del programma “Governance e assistenza tecnica FESR 2007-2013”, finalizzato a potenziare le capacità delle Regioni in Obiettivo Convergenza di gestire in maniera integrata gli interventi rivolti ai giovani.
Con l’avvio dei progetti selezionati nell’ambito del PAC “Giovani no profit” il Dipartimento ha deciso di rafforzare il coordinamento e promuovere le sinergie tra le Regioni ob. Convergenza e le associazioni no profit titolari dei progetti attivati attraverso i due Avvisi “Giovani per il sociale” e “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” in ciascun territorio regionale.
In tale ottica, è stata programmata l’organizzazione di un Focus Group per Regione, in cui coinvolgere le strutture regionali di riferimento e le associazioni titolari dei progetti del PAC “Giovani no profit”. I Focus Group regionali consentiranno alle Regioni di avere una conoscenza diretta dei progetti, individuare eventuali buone pratiche o aree di intervento, massimizzare le sinergie ed evitare duplicazioni a livello territoriale, al fine di possibili integrazioni con la programmazione 2014-2020.
Il Focus Group è una tecnica di indagine basata sulla discussione tra un piccolo gruppo di persone, invitate da uno o più moderatori a parlare tra loro, in profondità, dell'argomento oggetto di indagine, che in questo caso è l’attivazione di reti sul territorio, in un’ottica di condivisione delle esperienze con le strutture regionali di riferimento.
L’importanza dell’attivazione delle reti territoriali è richiamata, tra l’altro, nell’ambito del Community-led-local-development (Sviluppo locale di tipo partecipativo), l’approccio che la Commissione europea suggerisce di adottare per la programmazione e la realizzazione delle azioni attuative della programmazione dei Fondi strutturali e di investimenti europei (cd. Fondi SIE), conferendo un ruolo centrale agli attori economico-sociali operanti sul territorio e alla società civile. Alle associazioni partecipanti verrà quindi proposto di illustrare quali elementi del loro progetto possono contribuire alla costruzione di una rete sul territorio in cui la Regione diventa uno degli stakeholder di riferimento, rafforzando l’effetto moltiplicatore delle iniziative del PAC anche in termini di sostenibilità futura dei progetti.
Inoltre, i partecipanti saranno chiamati ad approfondire il tema dell’animazione socio-educativa, con particolare riferimento alle esperienze attivate o che intendono attivare nell’ambito del progetto, considerando gli elementi distintivi dello youth work ossia degli operatori che lavorano “con e per” i giovani - richiamato anche nella strategia Europa 2020 e ribadito nelle “Conclusioni del Consiglio sul contributo di un'animazione socioeducativa di qualità allo sviluppo, al benessere e all'inclusione sociale dei giovani” (2013/C 168/03).
Il Progetto Operativo di Assistenza Tecnica “Per la Gioventù” è un intervento gestito dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del programma “Governance e assistenza tecnica FESR 2007-2013”, finalizzato a potenziare le capacità delle Regioni in Obiettivo Convergenza di gestire in maniera integrata gli interventi rivolti ai giovani.
Con l’avvio dei progetti selezionati nell’ambito del PAC “Giovani no profit” il Dipartimento ha deciso di rafforzare il coordinamento e promuovere le sinergie tra le Regioni ob. Convergenza e le associazioni no profit titolari dei progetti attivati attraverso i due Avvisi “Giovani per il sociale” e “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” in ciascun territorio regionale.
In tale ottica, è stata programmata l’organizzazione di un Focus Group per Regione, in cui coinvolgere le strutture regionali di riferimento e le associazioni titolari dei progetti del PAC “Giovani no profit”. I Focus Group regionali consentiranno alle Regioni di avere una conoscenza diretta dei progetti, individuare eventuali buone pratiche o aree di intervento, massimizzare le sinergie ed evitare duplicazioni a livello territoriale, al fine di possibili integrazioni con la programmazione 2014-2020.
Il Focus Group è una tecnica di indagine basata sulla discussione tra un piccolo gruppo di persone, invitate da uno o più moderatori a parlare tra loro, in profondità, dell'argomento oggetto di indagine, che in questo caso è l’attivazione di reti sul territorio, in un’ottica di condivisione delle esperienze con le strutture regionali di riferimento.
L’importanza dell’attivazione delle reti territoriali è richiamata, tra l’altro, nell’ambito del Community-led-local-development (Sviluppo locale di tipo partecipativo), l’approccio che la Commissione europea suggerisce di adottare per la programmazione e la realizzazione delle azioni attuative della programmazione dei Fondi strutturali e di investimenti europei (cd. Fondi SIE), conferendo un ruolo centrale agli attori economico-sociali operanti sul territorio e alla società civile. Alle associazioni partecipanti verrà quindi proposto di illustrare quali elementi del loro progetto possono contribuire alla costruzione di una rete sul territorio in cui la Regione diventa uno degli stakeholder di riferimento, rafforzando l’effetto moltiplicatore delle iniziative del PAC anche in termini di sostenibilità futura dei progetti.
Inoltre, i partecipanti saranno chiamati ad approfondire il tema dell’animazione socio-educativa, con particolare riferimento alle esperienze attivate o che intendono attivare nell’ambito del progetto, considerando gli elementi distintivi dello youth work ossia degli operatori che lavorano “con e per” i giovani - richiamato anche nella strategia Europa 2020 e ribadito nelle “Conclusioni del Consiglio sul contributo di un'animazione socioeducativa di qualità allo sviluppo, al benessere e all'inclusione sociale dei giovani” (2013/C 168/03).
Il Progetto Operativo di Assistenza Tecnica “Per la Gioventù” è un intervento gestito dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del programma “Governance e assistenza tecnica FESR 2007-2013”, finalizzato a potenziare le capacità delle Regioni in Obiettivo Convergenza di gestire in maniera integrata gli interventi rivolti ai giovani.
Con l’avvio dei progetti selezionati nell’ambito del PAC “Giovani no profit” il Dipartimento ha deciso di rafforzare il coordinamento e promuovere le sinergie tra le Regioni ob. Convergenza e le associazioni no profit titolari dei progetti attivati attraverso i due Avvisi “Giovani per il sociale” e “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” in ciascun territorio regionale.
In tale ottica, è stata programmata l’organizzazione di un Focus Group per Regione, in cui coinvolgere le strutture regionali di riferimento e le associazioni titolari dei progetti del PAC “Giovani no profit”. I Focus Group regionali consentiranno alle Regioni di avere una conoscenza diretta dei progetti, individuare eventuali buone pratiche o aree di intervento, massimizzare le sinergie ed evitare duplicazioni a livello territoriale, al fine di possibili integrazioni con la programmazione 2014-2020.
Il Focus Group è una tecnica di indagine basata sulla discussione tra un piccolo gruppo di persone, invitate da uno o più moderatori a parlare tra loro, in profondità, dell'argomento oggetto di indagine, che in questo caso è l’attivazione di reti sul territorio, in un’ottica di condivisione delle esperienze con le strutture regionali di riferimento.
L’importanza dell’attivazione delle reti territoriali è richiamata, tra l’altro, nell’ambito del Community-led-local-development (Sviluppo locale di tipo partecipativo), l’approccio che la Commissione europea suggerisce di adottare per la programmazione e la realizzazione delle azioni attuative della programmazione dei Fondi strutturali e di investimenti europei (cd. Fondi SIE), conferendo un ruolo centrale agli attori economico-sociali operanti sul territorio e alla società civile. Alle associazioni partecipanti verrà quindi proposto di illustrare quali elementi del loro progetto possono contribuire alla costruzione di una rete sul territorio in cui la Regione diventa uno degli stakeholder di riferimento, rafforzando l’effetto moltiplicatore delle iniziative del PAC anche in termini di sostenibilità futura dei progetti.
Inoltre, i partecipanti saranno chiamati ad approfondire il tema dell’animazione socio-educativa, con particolare riferimento alle esperienze attivate o che intendono attivare nell’ambito del progetto, considerando gli elementi distintivi dello youth work ossia degli operatori che lavorano “con e per” i giovani - richiamato anche nella strategia Europa 2020 e ribadito nelle “Conclusioni del Consiglio sul contributo di un'animazione socioeducativa di qualità allo sviluppo, al benessere e all'inclusione sociale dei giovani” (2013/C 168/03).
Il Progetto Operativo di Assistenza Tecnica “Per la Gioventù” è un intervento gestito dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del programma “Governance e assistenza tecnica FESR 2007-2013”, finalizzato a potenziare le capacità delle Regioni in Obiettivo Convergenza di gestire in maniera integrata gli interventi rivolti ai giovani.
Con l’avvio dei progetti selezionati nell’ambito del PAC “Giovani no profit” il Dipartimento ha deciso di rafforzare il coordinamento e promuovere le sinergie tra le Regioni ob. Convergenza e le associazioni no profit titolari dei progetti attivati attraverso i due Avvisi “Giovani per il sociale” e “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” in ciascun territorio regionale.
In tale ottica, è stata programmata l’organizzazione di un Focus Group per Regione, in cui coinvolgere le strutture regionali di riferimento e le associazioni titolari dei progetti del PAC “Giovani no profit”. I Focus Group regionali consentiranno alle Regioni di avere una conoscenza diretta dei progetti, individuare eventuali buone pratiche o aree di intervento, massimizzare le sinergie ed evitare duplicazioni a livello territoriale, al fine di possibili integrazioni con la programmazione 2014-2020.
Il Focus Group è una tecnica di indagine basata sulla discussione tra un piccolo gruppo di persone, invitate da uno o più moderatori a parlare tra loro, in profondità, dell'argomento oggetto di indagine, che in questo caso è l’attivazione di reti sul territorio, in un’ottica di condivisione delle esperienze con le strutture regionali di riferimento.
L’importanza dell’attivazione delle reti territoriali è richiamata, tra l’altro, nell’ambito del Community-led-local-development (Sviluppo locale di tipo partecipativo), l’approccio che la Commissione europea suggerisce di adottare per la programmazione e la realizzazione delle azioni attuative della programmazione dei Fondi strutturali e di investimenti europei (cd. Fondi SIE), conferendo un ruolo centrale agli attori economico-sociali operanti sul territorio e alla società civile. Alle associazioni partecipanti verrà quindi proposto di illustrare quali elementi del loro progetto possono contribuire alla costruzione di una rete sul territorio in cui la Regione diventa uno degli stakeholder di riferimento, rafforzando l’effetto moltiplicatore delle iniziative del PAC anche in termini di sostenibilità futura dei progetti.
Inoltre, i partecipanti saranno chiamati ad approfondire il tema dell’animazione socio-educativa, con particolare riferimento alle esperienze attivate o che intendono attivare nell’ambito del progetto, considerando gli elementi distintivi dello youth work ossia degli operatori che lavorano “con e per” i giovani - richiamato anche nella strategia Europa 2020 e ribadito nelle “Conclusioni del Consiglio sul contributo di un'animazione socioeducativa di qualità allo sviluppo, al benessere e all'inclusione sociale dei giovani” (2013/C 168/03).
Con l'espressione project management (in italiano gestione di progetto) si intende l'insieme di attività di back office e front office, svolte tipicamente da una figura dedicata e specializzata detta project manager, volte all'analisi, progettazione, pianificazione e realizzazione degli obiettivi di un progetto, gestendolo in tutte le sue caratteristiche e fasi evolutive, nel rispetto di precisi vincoli (tempi, costi, risorse, scopi, qualità).
La sfida principale del project management è quella di raggiungere gli obiettivi del progetto; la sfida secondaria è quella di ottimizzare l'allocazione delle risorse e integrare gli input necessari a raggiungere gli obiettivi definiti. Queste sfide infine devono essere portate avanti risolvendo i problemi e mitigando i rischi che ciascun progetto, in misura diversa, troverà comunque lungo la sua strada.
Obiettivo del Laboratorio è pertanto quello di trasferire ai partecipanti i principali metodi, strumenti e tecniche per garantire la gestione ottimale di progetti complessi volti allo sviluppo del territorio della Città Metropolitana di Napoli quali il Piano Strategico Triennale, progetti europei di collaborazione con entità di pari grado ecc.
La metodologia didattica sarà di tipo partecipativo, attraverso l’utilizzo di casi progettuali concreti: la presentazione delle diverse metodologie e strumenti sarà realizzata secondo la modalità del learning by doing, sia nelle sessioni plenarie che nei lavori di gruppo.
L’incontro organizzato dal FormezPA costituirà l’occasione per un confronto operativo sulle tematiche evidenziate dalle amministrazioni ai fini del riassetto delle Province.
Saranno presentate le Linee Guida di supporto al processo di riorganizzazione delle province: la struttura generale e gli step operativi per la redazione del piano di riassetto. Vi sarà un Focus sulle funzioni degli Enti di Area Vasta ed in particolare sul riordino delle funzioni in tema di Ambiente. Seguirà la discussione ed il confronto con i partecipanti.