Laboratorio
La delegazione turca della Medicine and Medical Devices Agency - Turkey’s Ministry of Health viene in visita in Italia per ricevere formazione sulle procedure di controllo che riguardano la sicurezza di vaccini e sieri.
La visita viene introdotta dal Leader di Progetto, Dottor Carlo Pini, responsabile del CRIVIB, e si concentra specificatamente sull'analisi della potenza di specifiche vaccinazioni, quali:
- Vaccino Rotarix
- Vaccino Papilloma
- Vaccini anti-influenzali
Viene inoltre presentato il metodo di desorbimento per la titolazione dell'antigene D del vaccino anto-poliomelite, inattivo e combinato, INFANRIX-HEXA: una fase importante per determinare la potenza del vaccino.
Con il supporto del Biostatista Andrea Gaggioli vengono illustrati i criteri per definire il piano di validazione di ogni singolo test, mentre tramite l'utilizzo del programma Combistats vengono valutati i risultati ottenuti dai test sulla potenza dei 3 vaccini menzionati.
Viene altresì presentata la buona pratica riguardante la crescita delle cellule e la lettura del CPE (Effetto Citopatico) al microscopio per l'analisi della potenza del vaccino MMR. Di rilevanza è la dimostrazione del sistema di lettura automatico dell'analisi di potenza del vaccino anti-influenzale e il relativo confronto tra sistema automatizzato e sistema manuale.
Il Comune di Portici ha avviato in collaborazione con Formez PA un Laboratorio di progettazione partecipata - PROGETTARE in Comune – sulla pianificazione strategica e lo sviluppo organizzativo dell’Amministrazione per migliorare l’efficacia dei programmi attraverso la realizzazione di azioni che utilizzino metodi partecipati e modelli innovativi nel ridisegno sia delle funzioni sia delle competenze professionali. Il secondo appuntamento ha l’obiettivo di supportare l’amministrazione nell'affinamento delle strategie per attribuirne priorità e sequenzialità, formalizzare la pianificazione, accompagnare la Dirigenza nella definizione delle azioni programmatiche coerenti con la strategia.
Il Comune di Molfetta ha avviato in collaborazione con Formez PA un Laboratorio di progettazione partecipata - PROGETTARE in Comune - sullo sviluppo organizzativo dell’Amministrazione.
Il percorso ha preso l’avvio dall’analisi del programma di mandato della Giunta Comunale e in parallelo dall’analisi organizzativa dell’Ente, entrambi finalizzati al miglioramento dell’azione di governo dell’amministrazione, attraverso politiche efficaci e – in raccordo con esse – attraverso un’organizzazione più funzionale ed efficiente.
Questo incontro, che rientra nella fase di consulenza organizzativa, si pone l'obiettivo di realizzare, con il coinvolgimento del personale dei primi tre settori dell’organizzazione individuati, l’analisi e la mappatura dei macroprocessi dell’Ente.
L’incontro, delineato in base agli esiti del Laboratorio partecipato sulla Nuova Programmazione 2014-2020, realizzato a Brindisi nel mese di maggio 2013, ha lo scopo di intensificare il percorso: a partire dalle analisi e dalle iniziative già realizzate sul territorio, si intende circoscrivere le tematiche su cui sviluppare i prossimi moduli del Laboratorio, fra cui quello sulle metodologie di progettazione europea, da sperimentare su ambiti concreti della realtà territoriale locale.
I lavori sono strutturati con metodologie partecipate, per discutere in modo condiviso dello sviluppo dell’Area Vasta Brindisina, dei suoi attori strategici, delle politiche e degli interventi di interesse delle sue comunità.
L'attività, che rientra nella Linea A.2 - PROGETTARE, ha l’obiettivo di attivare una riflessione condivisa con gli attori del territorio, sia per individuare linee strategiche e opportunità sulle quali costruire progetti, sia per progettare concretamente interventi di qualità.
L'incontro si apre con la presentazione di una breve sintesi elaborata dal Formez di quanto è emerso dalla prima fase di lavoro, relativa all’analisi documentale, avviata lo scorso 21 gennaio, che consentirà una prima condivisione delle idee di sviluppo dell’Amministrazione Siciliana, così come emerge dai documenti organizzativi presi in considerazione dai tre Dipartimenti coinvolti nelle attività di progetto.
Si prosegue quindi con l’impostazione del lavoro di “interviste ai Dirigenti” e l’individuazione e la condivisione di “strategie comunicative” per la loro gestione, in un’ottica di condivisione di un linguaggio comune ed integrazione degli strumenti da utilizzare.
L'attività si conclude con la co progettazione e condivisione di una organizzazione interna per la realizzazione dei successivi laboratori in programma.
Il laboratorio regionale si inserisce nel ciclo di incontri sul tema delle Aree interne realizzato dal Progetto Capacity SUD e iniziato lo scorso 17 dicembre a Napoli con il seminario interregionale "Le aree interne nella programmazione 2014-2020".
Il laboratorio si propone di approfondire le opportunità offerte dallo Sviluppo Locale Partecipativo (Community Led Local Development - CLLD), previsto nella politica di coesione 2014-2020, per la realizzazione della Strategia nazionale per le Aree interne in Campania.
Project Cycle Management (PCM) “Una metodologia europea per migliorare le capacità di progettazione delle amministrazioni pubbliche” ha la finalità di facilitare ai destinatari l’accesso ai finanziamenti europei migliorando l’efficacia dei loro progetti e dei processi decisionali attraverso la partecipazione degli attori locali, la loro interazione e la valorizzazione dei loro contributi.
L’approccio del PCM - strumento promosso dalla Commissione Europea per la definizione di progetti di qualità - si ispira all’idea che sia opportuno progettare sin dall’inizio sulla base delle reali esigenze dei destinatari e che tale risultato si ottenga con il coinvolgimento degli attori locali. Il PCM utilizza la metodologia Goal Oriented Project Planning (GOPP) divenuta lo standard nell’ambito della progettazione comunitaria.
La metodologia didattica sarà di tipo partecipativo, con un’attività di progettazione basata su casi reali e con un’alternanza di sessioni plenarie e lavori di gruppo.
Il Comune di Molfetta ha avviato in collaborazione con Formez PA un Laboratorio di progettazione partecipata sullo sviluppo organizzativo dell’Amministrazione.La fase di consulenza strategica del laboratorio ha l’obiettivo di supportare l’organo politico nell’affinamento delle strategie già elaborate in modo partecipativo nei primi 100 giorni di governo, attribuire priorità e sequenzialità alle strategie, formalizzare la pianificazione, accompagnare la Dirigenza nella definizione delle azioni programmatiche coerenti con la strategia.L’ultimo incontro dedicato alla fase di consulenza strategica è finalizzato a completare il quadro delle azioni da porre in essere, degli attori da coinvolgere e della tempistica per la realizzazione.
Project Cycle Management (PCM) “Una metodologia europea per migliorare le capacità di progettazione delle amministrazioni pubbliche” ha la finalità di facilitare ai destinatari l’accesso ai finanziamenti europei migliorando l’efficacia dei loro progetti e dei processi decisionali attraverso la partecipazione degli attori locali, la loro interazione e la valorizzazione dei loro contributi.
L’approccio del PCM - strumento promosso dalla Commissione Europea per la definizione di progetti di qualità - si ispira all’idea che sia opportuno progettare sin dall’inizio sulla base delle reali esigenze dei destinatari e che tale risultato si ottenga con il coinvolgimento degli attori locali. Il PCM utilizza la metodologia Goal Oriented Project Planning (GOPP) divenuta lo standard nell’ambito della progettazione comunitaria.
La metodologia didattica sarà di tipo partecipativo, con un’attività di progettazione basata su casi reali e con un’alternanza di sessioni plenarie e lavori di gruppo.
La giornata di lavoro transnazionale è finalizzata ad istituire un confronto tra gli attori istituzionali che, a diversi livelli, sono impegnati nella programmazione di progettualità specifiche, anche a valere sulle risorse comunitarie per il settennio 2014-2020, sul tema dell’inclusione sociale e lavorativa delle vittime della tratta.
L'incontro rappresenta un momento di condivisione dei risultati raggiunti dagli interventi realizzati a livello regionale, nazionale ed europeo nel corso della programmazione 2007-2013, nonché un’occasione di riflessione intorno a percorsi di lavoro futuri in una duplice ottica:
- mantenimento e sviluppo di reti transnazionali con i paesi di provenienza e di transito, onde definire con loro attività congiunte, di prevenzione e contrasto al fenomeno ma anche di sviluppo di attività inclusive per le vittime, favorendo anche dei rientri accompagnati;
- sviluppo di una progettazione condivisa nella nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 non solo di percorsi di inserimento lavorativo, ma anche di azioni di cooperazione che modifichino le condizioni strutturali delle aree di provenienza delle vittime, onde contrastare i fenomeni sociali di povertà e mancanza di opportunità che sono prevalentemente la causa della fragilità delle vittime.
In questa ottica, il laboratorio è costruito secondo due chiavi di lettura:
- confronto tra politiche europee, nazionali e regionali,
- confronto sulle buone pratiche attraverso la presentazione di quanto è stato realizzato nel contesto transnazionale, nazionale e regionale.
Un recente rapporto dell’Eurostat evidenzia come il fenomeno della tratta di esseri umani sia, in Europa ed in Italia, un fenomeno in crescita. Guardando i dati che si riferiscono al nostro Paese può essere rilevato un aumento del numero di persone vittime della tratta che si attestava nel 2008 a 2,7 unità su 100.000 abitanti e nel 2010 è arrivato a 3,9 unità. Riferendosi alle tipologie di tratta, a livello europeo emerge che – tra il 2008 al 2010 – si aggira tra il 58% al 66% la percentuale di persone vittime di tratta a fini sessuali (con un target rappresentato da donne per il 96%) e tra il 28% e il 23% la percentuale di persone vittime di tratta a fini lavorativi (con un target rappresentato da uomini intorno al 75%).
Per contrastare questo fenomeno in Italia è stato attivato un sistema di protezione a partire dal 2000, coordinato e cofinanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, che prevede un’assistenza delle persone trafficate basata su tre fondamentali pilastri di azione (emersione, identificazione e prima assistenza, inclusione sociale).
Le misure adottate dal nostro Paese vanno ora inserite nella cornice delineata da due importanti atti di livello comunitario:
- la direttiva 2011/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, che il nostro Paese si appresta a recepire
- la Strategia Europea per l’eradicazione della tratta di esseri umani (2012-2016) che definisce le priorità che l’Unione europea dovrebbe privilegiare per affrontare la questione della tratta di esseri umani.
La giornata di lavoro si propone di dare una visibilità ampia dei progetti in fase di attuazione per prevenire e contrastare in fenomeno della tratta di esseri umani in Europa e in Italia. E l’adesione di tante istituzioni (europee, nazionali e regionali) ai lavori, insieme al patrocinio concesso dalla Presidente della Camera dei Deputati all’iniziativa, testimoniano la centralità riconosciuta al tema insieme alla volontà di intervenire in modo efficace per affrontarlo.
Ai lavori parteciperanno il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia e il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Cecilia Guerra.
In qualità di relatori saranno presenti rappresentanti della Commissione europea, delle Amministrazioni centrali maggiormente coinvolte nell’attuazione di politiche di inclusione sociale e lavorativa delle vittime della tratta (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Dipartimento per le Pari Opportunità), delle Amministrazioni regionali, che sul tema hanno maturato esperienze di rilievo, nonché del Governo rumeno che ha avviato relazioni fruttuose con il nostro paese per azioni di prevenzione del fenomeno della tratta di esseri umani.
Formez PA sarà rappresentato dal Presidente Carlo Flamment e dal Direttore Generale Marco Villani.