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Lezione 1: la narrazione ambigua. Il vincolo europeo, l’europeismo e l’antieuropeismo italiano
Webinar
10 Marzo 2022 - ore 10:00
Nel corso degli ultimi dieci anni il ciclo “Lezioni d’Europa” (un format ideato dall’Università di Siena), ha cercato di contribuire alla conoscenza delle istituzioni e delle politiche europee in modo da favorire la diffusione delle informazioni e l’utilizzo, da parte del cittadino, delle opportunità offerte dall’Unione europea.
In questo periodo di difficoltà e di incertezza legato alla pandemia è ancora più importante sapere come si sta muovendo l’Unione Europea, comprendendo quali sono le risorse introdotte per affrontare la crisi ai vari livelli (sanitario, economico, sociale e finanziario) e cercare così di essere più consapevoli dell’impatto che può avere un utilizzo appropriato di tali fondi e di tali strumenti.
L’edizione 2022 del ciclo riprende la collaborazione, iniziata lo scorso anno, tra il Centro Europe Direct Roma Innovazione, operativo presso Formez PA, e il Centro Europe Direct dell’Università di Siena ed il Centro Europe Direct di Trapani Sicilia ed il Centro Europe Direct dell’Università Roma Tre.
Il percorso si rivolge a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alle tematiche dell'Unione europea indipendentemente dal tipo di formazione culturale o di professione. È possibile partecipare anche alle singole iniziative.
L’edizione 2022 prevede l’organizzazione di un evento di lancio in presenza il 24 febbraio e di 15 webinar sui temi inerenti al “Piano di lavoro della Commissione europea per il 2022”. In particolare, verranno trattati i seguenti temi:
- Green Deal europeo e Next Generation EU;
- Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e lo sviluppo sostenibile;
- Un’Europa pronta per l'era digitale;
- Un'Europa più forte nel mondo prestando particolare attenzione a come alcuni paesi terzi quali Cina e Russia, e l’Africa magrebina vedono l’Unione europea, e per far conoscere la strategia UE verso i Balcani occidentali, anche in vista di una loro possibile adesione.
Due appuntamenti saranno infine dedicati a presentare le fonti di informazione e i finanziamenti europei.
La presente lezione muove dall’idea che alcune importanti cause storiche dell’attuale euroscetticismo italiano vadano cercate nel processo di formazione e maturazione del nostro europeismo. Di quel processo è stata parte non secondaria la maniera in cui la classe dirigente ha narrato ai cittadini le ragioni dell’adesione del paese al progetto di unificazione sovranazionale. Come ogni altra narrazione pubblica, quella “europeista” è stata fonte di legittimazione politica, economica, sociale e culturale, e ha agito come strumento di persuasione collettiva. Sin dagli anni Cinquanta, in alcuni milieux tecnocratici si era diffusa una concezione della Comunità quale attore sovraordinato necessario a dare disciplina a un paese, l’Italia, sostanzialmente incapace di governarsi da solo. Gradualmente interiorizzato anche dalla classe politica, il «vincolo europeo» è rimasto a lungo circoscritto agli ambienti più direttamente coinvolti nella elaborazione della politica comunitaria del paese. Con il Trattato di Maastricht, però, il vincolo si è trasformato in elemento chiave della narrazione pubblica “sull’Europa”. L’enfasi posta sulla disciplina di bilancio e sui rigidi criteri da rispettare per aderire alla zona euro ha favorito una sorta di identificazione tra lo strumento e l’obiettivo: il vincolo era l’Europa, e viceversa. Le recenti crisi economico-finanziaria, e l’incapacità dell’Unione di difendere le economie dei suoi Stati membri, hanno aperto la strada a un rovesciamento di significato del vincolo, che si è trasformato in un paradigma negativo. Implicito in esso, infatti, è l’idea che l’Unione europea sia “altro da noi”. I partiti euroscettici hanno sfruttato abbondantemente questa aporia. La presunta alterità di Bruxelles ha fornito loro il destro per reclamare la restituzione di una piena sovranità nazionale. La lezione intende offrire un’analisi del percorso storico che ha fatto sì che un capitolo importante della «narrazione europeista» producesse conseguenze indesiderate, ponendo le basi per diffusione della contro-narrazione euroscettica.
Calendario Lezioni d'Europa
24/02/2022 - Evento di lancio dell’edizione 2022 del ciclo: “Lezioni d’Europa” e cerimonia in onore di David Sassoli
10/03/2022 - Lezione 1: La narrazione ambigua. Il vincolo europeo, l’europeismo e l’antieuropeismo italiano
17/03/2022 - Lezione 2: Le Istituzioni dell'UE - Focus: Il profilo storico e giuridico del Parlamento europeo
24/03/2022 - Lezione 3: Lo sguardo degli altri. L'immagine dell'UE nel Maghreb
31/03/2022 - Lezione 4: Lo sguardo degli altri. L'immagine dell'UE in Cina e in Russia
07/04/2022 - Lezione 5: Knocking on Europe’s door. L'allargamento dell'Unione europea ai Balcani occidentali
14/04/2022 - Lezione 6: Dove portano i sovranismi? L’impatto interno in Ungheria e Polonia
21/04/2022 - Lezione 7: Dove portano i sovranismi? I rapporti tra Ungheria, Polonia e Unione europea
28/04/2022 - Lezione 8: Il Green Deal europeo e la transizione verde
05/05/2022 - Lezione 9: L’attuazione del PNRR in Italia e lo sviluppo sostenibile
12/05/2022 - Lezione 10: Unione europea e tutela della salute
19/05/2022 - Lezione 11: I diritti nel mercato digitale
26/05/2022 - Lezione 12: L’approccio europeo e la strategia nazionale sull’Intelligenza artificiale
09/06/2022 - Lezione 13: La politica UE contro le “notizie false”
16/06/2022 - Lezione 14: I nuovi Fondi europei 2021-2027: come e dove informarsi
23/06/2022 - Lezione 15: Europrogettazione: programmi, progetti e rendicontazione
10:00 - Accoglienza
Claudia Salvi, Coordinatrice Centro Europe Direct Roma innovazione, Formez PA
10:10 - Introduzione del percorso
Massimiliano Montini, Università di Siena
10:20 - Interviene: Daniele Pasquinucci, docente di Storia delle relazioni internazionali e titolare della Cattedra Jean Monnet in Storia dell'integrazione europea all’Università di Siena
11:15 - 11:30 - Domande e chiusura lavori